Favole da libreria: Pensieri di carta

Due amiche alloggiano da qualche anno sul secondo scaffale della libreria: si chiamano Bruna e Rossana e sono due scatole di cartone.  Voglio raccontarvi la loro storia.

Bruna e Rossana, due scatole di cartone, foto di Elena Tredici [CC BY NC SA]
Bruna e Rossana, due scatole di cartone, foto di Elena Tredici [CC BY NC SA]
Sono figlie di un progettista e di una macchina tagliatrice. Hanno la stessa forma ma due colori diversi: Bruna è di un bel nero profondo, Rossana di un caldo rosso fuoco. Da piccole hanno atteso, sdraiate in un magazzino assieme a migliaia di sorelle, che qualcuno le cercasse. Finalmente, un bel giorno, sono state prese e piegate con attenzione per dare loro forma. Dal piatto foglio fustellato che erano si sono trasformate in due oggetti tridimensionali: due scatole da regalo.

A quel tempo ancora non si conoscevano ma il caso volle che capitassero nella stessa casa il giorno della festa di compleanno della ragazza che vi abitava. Avevano ricevuto al loro interno due regali ed erano state vestite a festa con carta luccicante e fiocchi di seta. Erano bellissime!

Durante la festa si ritrovarono vicine sopra un tavolino e fecero conoscenza:

– Ciao! Io mi chiamo Bruna e tu?

– Rossana!… Ascolta che musica… e che risate!  Sono un po’ emozionata, è la mia prima volta ad un ricevimento… secondo te siamo all’altezza?

– Ma certo, siamo molto eleganti… Ascolta… ti devo dire una cosa – (e Bruna abbassò la voce) – … fai finta di niente ma proprio dietro a te c’è un bell’astuccio che ti guarda da un po’…

Ma proprio in quel momento furono interrotte da una confusione indescrivibile. Grida, richiami, esclamazioni: – La torta! La torta!

E il coro:

– “Tanti auguri a te…” – E di nuovo applausi e una parola scandita più volte: – Regali! Regali! Regali!

Senza quasi rendersene conto furono scartate con grande rapidità rompendo in più punti la bella carta che le ricopriva, poi vennero aperte, vuotate del loro contenuto e buttate per terra in un mucchio informe di nastri stropicciati, frammenti  di fogli di tutti i colori e scatole distrutte.

Ma nonostante tutto, Bruna e Rossana erano due scatole fortunate: ancora perfettamente integre si chiedevano con il cuore sospeso che sorte le aspettava e quale sarebbe stato il loro destino.

Che erano ancora perfette se ne accorse subito la mamma della ragazza festeggiata: – Ma guarda che belle scatole! – disse piano quella sera, mentre, finita la festa, sistemava un po’ la stanza – Sono proprio quello che fa per me!

Da quel momento la vita di Bruna e di Rossana cambiò radicalmente: erano capitate in casa di un’artista che amava moltissimo usare la carta e il cartone per le sue opere! Ritagliava, piegava, incollava… e come per magia fiorivano dalle sue mani pensieri, sentimenti, sensazioni, favole e avventure, mondi nascosti e sorprese inaspettate.

-Tu, che sei nera come la notte – disse l’artista a Bruna, sollevandola delicatamente – ospiterai i sogni delicati e fragili, destinati a sparire al mattino, ma anche i sogni intensi e creativi, destinati a realizzarsi… e tu – e sollevò Rossana – che sei rossa come il fuoco – ospiterai la gioia di vivere e di voler bene, di crescere e di fare!

Il giorno dopo si mise subito al lavoro… ed eccole là, sopra la libreria, le “scatole parlanti” di carta e cartoncino, complementari e inseparabili amiche. Si raccontano un sacco di cose, anzi, per la verità, chiacchierano dalla mattina alla sera. Ma sono in pochi a poterle sentire. Forse, solo i bambini e gli artisti.

ATTIVITA’ LUDICO-DIDATTICHE

Parole da esplorare:
fustellato, scandire, artista, creativo, complementare

Modi di dire da esplorare:
essere all’altezza, avere il cuore sospeso

Un finale da trovare… per giocare:
Perché bambini e artisti possono ascoltare le scatole e parlare con loro?  Provate a pensarci e a inventare dei dialoghi.

[Elena Tredici, storica dell’arte, 14 giugno 2020]

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