I racconti degli affreschi dell’Aula Gotica del Complesso dei Santi Quattro Coronati: Luglio-Dicembre

Appasseggio nel MedioevoProsegue la nostra passeggiata digitale all’interno del complesso dei Santi Quattro Coronati. Siamo arrivati a questo monastero di clausura consultando diverse mappe storiche e contemporanee per scoprire la più importante opera pittorica medievale della città di Roma: gli affreschi dell’Aula gotica.

Nel post precedente, ci siamo concentrati sulla decorazione che rappresenta i primi sei mesi dell’anno e le rispettive attività quotidiane. Attraverso la lettura degli affreschi corrispondenti a gennaio-giugno abbiamo aguzzato la vista per scoprire raffigurazioni, dettagli, frasi sulle fasce di esergo, rappresentazioni di fiori e frutti. Adesso, tra i mesi di luglio e dicembre, ci concentreremo anche sulle attività agricole e sugli attrezzi necessari per lo svolgimento di alcuni mestieri.

Luglio

Aula gotica, Luglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Luglio [Fonte: Draghi 2006]
Che fatica ottenere il grano! Dopo la mietitura, e una volta formati i covoni, due giovanotti seguono le indicazioni di un uomo maturo e con maggiore esperienza. Anche qua possiamo scoprire chi e come lavorava nella campagna. La persona più anziana coordina il lavoro dei più giovani. Uno dei ragazzi si è tolto la tunica per lavorare, senz’altro fa molto caldo. Con un forcone a tre rebbi fende un grande covone e solleva il grano mentre il suo compagno di lavoro batte le spighe per far cadere i chicchi di grano. Osservate bene questo ragazzo con la tunica rosa: l’utensile che ha in mano si chiama correggiato e ancora oggi viene utilizzato nelle campagne.

Aula gotica, Luglio, attrezzi per la mietitura [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Luglio, attrezzi per la mietutura [Fonte: Draghi 2006]
Forcone a tre rebbi [Fonte: Lombardia Beni culturali, http://www.lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/LO610-00395/]
Forcone a tre rebbi [Fonte: Lombardia Beni culturali]
Correggiato [Fonte: Lombardia Beni culturali, http://www.lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/LO610-00336/]
Correggiato [Fonte: Lombardia Beni culturali]

L’affresco ci permette di conoscere gli utensili per la mietitura nel Duecento: un vero e proprio catalogo degli attrezzi!

Agosto

Aula gotica, Agosto [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Agosto [Fonte: Draghi 2006]
La scena corrispondente al mese di Agosto ci porta indietro a quella di Gennaio. Il mese è anche qui raffigurato da un uomo, però ora non è un dio trifronte bensì un anziano con i capelli e la barba bianchi. Alla sua destra un giovane gli offre una ciotola piena d’uva. Agosto, come Luglio, è un mese di raccolta. Quali altre somiglianze notate con le scene precedenti? I due bambini arrampicati sull’albero? Il seggio? Il mantello dell’anziano? Come si regge il suo mantello? Con una fibbia?

Settembre

Aula gotica, Settembre [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Settembre [Fonte: Draghi 2006]
Sempre al lavoro! Nel mese di settembre ci si deve preparare alla vendemmia. Probabilmente questi tre ragazzi sono dei bottai, appartengono a una bottega e fanno parte della stessa corporazione. Stanno costruendo dei vasi vinari, in questo caso, una botte.

Le due figure in primo piano sistemano le > doghe, complesso compito che svolgono con l’aiuto di un mazzuolo (vedi un esempio) a testa quadrata, mentre il giovane in secondo piano predispone i cerchi che dovranno cingere la botte. Forse appartengono alla stessa bottega che aveva costruito le botticelle viste nelle scene precedenti. I bottai non solo costruivano nuove botti, tini, bigonci e botticelle, ma realizzavano lavori di riparazione.

Nella scena tutti e tre i bottai indossano le maniche lunghe, segno che inizia a scendere la temperatura.

Museo del vino di Sala Baganza, Attrezzi del bottaio [Fonte: IBC, http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=227147]
Museo del vino di Sala Baganza, Attrezzi del bottaio [Fonte: IBC]

Ottobre

Aula gotica, Ottobre [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Ottobre [Fonte: Draghi 2006]
Due momenti diversi vengono rappresentati in questa scena bipartita come altre da un albero. A destra un giovane raccoglie l’uva da una lunga e rigogliosa vite che addirittura si arrampica sui rami dell’albero. Utilizza due strumenti di lavoro: un coltellino per tagliare i grappoli e una cesta di vimini dove raccogliergli. Diverse roncole e coltelli erano utilizzati nelle vigne per la potatura e la raccolta, il cui inizio era stabilito dalle autorità locali.

Dal lato opposto dell’albero, il raccolto è trasportato e ha inizio la pigiatura di diversi tipi d’uva: rossa, verde e bianca. Guardate che cuffia particolare ha il ragazzo pigiatore: è legata sotto il mento e ha delle asole dalle quali fuoriescono ciuffi di capelli.

Il mosto che si ottiene dalla pigiatura scende nei contenitori sottostanti. Nel Lazio tali contenitori erano scavati nella pietra o in muratura, come in questo affresco, e il loro nome era torcularia.

Il mosto era prezioso per gli aridi mesi a venire. Dobbiamo ricordare che il vino non era solo una bevanda per allietare pasti e banchetti, aveva anche un importante ruolo nell’economia delle società medievali.

Aula gotica, Ottobre, dettaglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Ottobre, dettaglio [Fonte: Draghi 2006]
Aula gotica, Ottobre, dettaglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Ottobre, dettaglio [Fonte: Draghi 2006]

Novembre

Aula gotica, Novembre [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Novembre [Fonte: Draghi 2006]
Come per Aprile e Maggio, anche la scena del mese di Novembre è incorniciata da due alberi; purtroppo (cosa che accade anche nell’affresco successivo) essa ha perso un’importante porzione di intonaco, e noi non possiamo completare la parte mancante. Sappiamo però che stiamo assistendo alla semina: sembrerebbe che il giovane seminatore stia gettando i semi su una linea di terra che l’aratro ricopre dai due lati dando luogo a un unico solco. E l’aratro? È proprio questa la tipologia di aratro che trasformò l’agricoltura europea nel medioevo? Forse no. L’aratro dell’affresco, infatti, sembra semplice, tutto di legno, privo del > versoio che fendeva la terra in profondità permettendo così una maggiore ossigenazione del terreno. I due contadini indossano vestiti pesanti, adatti alle temperature autunnali all’aria aperta. Gli affreschi non solo descrivono mestieri e attività contadine, ma raccontano attraverso i vestiti i cambiamenti meteorologici legati al cambio delle stagioni.

Un dettaglio attira l’attenzione… Sul ramo che sporge dall’albero a destra è poggiata una bisaccia. L’Enciclopedia Treccani, una fonte cartacea consultabile anche online, la definisce una “grossa borsa di pelle o stoffa che si porta a tracolla o si mette sulla groppa del cavallo”. Se fosse una scena dei nostri giorni, sul ramo avremmo trovato appeso uno zaino.

 
Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Draghi 2006]
Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Draghi 2006]

Dicembre

Aula gotica, Dicembre [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Dicembre [Fonte: Draghi 2006]
Sebbene manchi una striscia d’intonaco, possiamo intuire che la figura in primo piano sta sacrificando un cinghiale, oppure lo ha appena sacrificato, e inizia a tranciarlo per appenderlo sul traliccio che vediamo in secondo piano.

Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Draghi 2006]
Anche in questa scena, gli attrezzi del mestiere sono importanti per portare a termine uno dei momenti-cardine per la sopravvivenza familiare. Il maiale, selvatico o addomesticato, era imprescindibile nell’economia contadina.

Il mese di Dicembre è rappresentato da un giovane seduto su un seggio, simile a quello usato dal vecchio Agosto. Con la mano sinistra regge uno scettro ma non ci è dato sapere se è come quello del mese di Gennaio.

Con questo affresco si chiude l’anno però sia la tematica che gli elementi compositivi ci riportano a Gennaio per ripetere il ciclo delle stagioni.

 
Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Dicembre, dettaglio [Fonte: Draghi 2006]
Aula gotica, Gennaio, dettaglio [Fonte: Andreina Draghi, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006]
Aula gotica, Gennaio, dettaglio [Fonte: Draghi 2006]

Ma vi siete chiesti chi possa essere l’autore di questi meravigliosi affreschi? In realtà, dovremmo chiederci chi sono gli autori (al plurale) dato che si possono riconoscere almeno due “mani” in questo ciclo: quella del Maestro Ornatista e quella del Terzo Maestro. Vi sembrano buffi questi nomi? Non si tratta di singole persone bensì di due botteghe di artisti che decorarono anche il Sacro Speco di Subiaco e la cripta del Duomo di Anagni.

 Non vi resta che accettare la sfida di alcuni quiz che, oltre a farvi divertire, vi permetteranno di capire se vi sono rimaste delle lacune su come gli artisti rappresentarono il loro tempo nell’Aula gotica del complesso dei Santi Quattro Coronati. L’importanza di questo ciclo di affreschi è evidente nella seguente analogia: l’Aula gotica è un gioiello del Medioevo come la Cappella sistina lo è del Rinascimento.

 Per approfondire:

  • Barelli Lia, Il complesso monumentale dei Ss. Quattro Coronati, Roma, Viella 2016.
  • Draghi Andreina, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006.
  • Ovidio, I Fasti, traduzione di Luca Canali, Milano, Bur 1998.
  • Medioevo.Roma
  • Treccani – Encicopedia dei ragazzi, s.v. Medioevo
  • Video “Apre l’Aula Gotica ai Santi Quattro

[Gabriela Häbich, scrittrice e divulgatrice scientifica; esercizio finale a cura di Chiara Morabito; supporto tecnico di Andrea Tempera,  28 aprile 2020]

I racconti degli affreschi dell’Aula gotica del complesso dei Santi Quattro Coronati: Gennaio-Giugno

One comment

  1. interessante e intelligente descrizione degli affreschi sui mesi, che ben richiama l’attenzione,con la indicazione di tanti particolari che certamente sfuggirebbero in una normale visita

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