Il Codice Orsini di Stimigliano, vero e proprio trattato di educazione civica

Le biblioteche sono sempre una preziosa fonte di informazione, in particolare le biblioteche comunali che conservano pregevoli raccolte di storia locale.

Un bel giorno, nel fare un sopralluogo a Stimigliano per preparare un itinerario di APPasseggio, proprio in biblioteca ci hanno fatto vedere un manoscritto che viene mostrato a ogni nuovo cittadino che decide di risiedere nel borgo.

Si tratta di un manoscritto preziosissimo riscoperto il 10 agosto 1979: niente di meno che il codice di leggi degli Orsini risalente al periodo rinascimentale. Gli Orsini, infatti, per ben seicento anni sono stati i signori di Stimigliano, famiglia guelfa e quindi fedele alla causa dei papi. Governarono Stimigliano per molti secoli, fino al 1778, quando il feudo passò sotto la responsabilità dello Stato Pontificio.

Il loro stemma reca, quando è completo, l’immagine del cinghiale e della rosa, a simboleggiare lo spirito combattivo contrapposto a un nobile modo di vivere.

Stimigliano, stemma di Henricus Ursinus. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND
Stimigliano, stemma di Henricus Ursinus. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND

All’ingresso del palazzo padronale e sulla copertura in marmo di una tomba dell’altare della Cappella ducale è riportato il nome “Henricus Ursinus – I Marcio Septimiliani”. Ebbene, si tratta di un illustre membro della famiglia Orsini, Enrico (figlio di Arrigo, figlio di Ottavio, a sua volta figlio di Franciotto), che firmò proprio il codice di leggi cinquecentesco di Stimigliano.

Stimigliano, Ingresso a Palazzo Orsini. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND
Stimigliano, Ingresso a Palazzo Orsini. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND

Ma torniamo al nostro prezioso codice che abbiamo avuto la fortuna di visionare.

Si tratta di un volume con legatura in legno e cuoio delle dimensioni di 15 x 22 cm. Sulla coperta in cuoio decorata a fiori sono visibili, sostenuti da angioletti, sia l’emblema degli Orsini che presumibilmente quello del papa.

Stimigliano, Biblioteca comunale. Legatura del Codice di Leggi di Stimigliano. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND
Stimigliano, Biblioteca comunale. Legatura del Codice di Leggi di Stimigliano. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND

La carta è ingiallita ma ben conservata. La scrittura tecnicamente, in termini paleografici, è una “cancelleresca”, utilizzata all’epoca nei documenti ufficiali. I titoli sono redatti in rosso, i testi in nero, rigorosamente in latino. Non si tratta di un latino puro, ma mescolato a termini italiani latinizzati e termini vernacolari locali, proprio per favorirne la comprensione da parte dei ceti meno istruiti.

Il codice si compone di quattro libri, nel quale sono elencati 206 articoli di legge. Ogni articolo riporta il testo dell’ordinanza, seguito dalla pena da applicare ai trasgressori. In genere si trattava quasi sempre di multe in denaro, all’epoca fiorini, giuli, ducati, scudi, bolognini, più raramente di pene fisiche più severe come il taglio delle mani o l’incarcerazione.

Stimigliano, Biblioteca comunale. Indice manoscritto del Codice di Leggi di Stimigliano. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND
Stimigliano, Biblioteca comunale. Indice manoscritto del Codice di Leggi di Stimigliano. Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC ND

E che tipo di leggi venivano trattate in questo codice? Un po’ tutto ciò che riguardava il governo di del territorio di Stimigliano: dalle festività religiose agli indicatori di confine, dai compensi per gli amministratori al trattamento degli stranieri, dagli sconfinamenti nelle proprietà altrui al trattamento delle immondizie, dai testamenti ai furti e così via.

A titolo esemplificativo, riportiamo qui alcuni articoli.

In merito a chi danneggia gli sciami d’api

Allo stesso modo stabiliamo e ordiniamo che se qualcuno distrugge un alveare o un albero che ospita api nel castello di Stimigliano o nel suo territorio deve essere multato per ogni volta, alveare o albero con 40 denari.

Inoltre il malfattore è obbligato a risarcire il danno causato pagando uno scudo d’oro per ogni alveare o albero danneggiato.

In merito a chi insulta gli altri

Allo stesso modo stabiliamo e ordiniamo che nessuno può osare o avere l’imprudenza di insultare o parlar male di qualcun altro, sia augurando una brutta morte a uno dei suoi parenti uomini o donne di terzo grado, sia imprecando contro un suo parente morto, contro la pena di 10 lire di denari per ciascun trasgressore a volta.

In merito ai giocatori di carte

Allo stesso modo stabiliamo e ordiniamo che per evitare la diffusione di uno scandalo nessuno può osare o avere l’impudenza di giocare a carte nel castello di Stimigliano o nel suo territorio contro la pena di cinque giuli, per ciascun giorno e volta in cui tutto ciò si verifica questa pena deve essere raddoppiata se si gioca durante la notte.

Se qualcuno perde in una casa, se il proprietario di questa casa è a conoscenza del gioco e se ciò avviene di notte, deve essere multato con dieci giuli per ciascuna volta. Se il gioco nella casa avviene il giorno, la pena è dimezzata.

Il Vicario può procedere in materia “ex officio”. E’ nostro volere tuttavia che sia legale giocare a dadi o a scacchi.

Sono passati cinquecento anni, eppure il Codice di Stimigliano sembra attualissimo, quasi un codice di educazione civica.

Se vuoi ripercorrere l’itinerario nel Borgo di Stimigliano, scarica l’app gratuita APPasseggio per IOS e Android e seleziona il roadbook Il Borgo di Stimigliano e i suoi dintorni.

Approfondimenti

Leggi e mandati nel 1500; Poggio Mirteto, Colligrafik, 1995.

[Maria Teresa Natale]

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