La bombilla per il mate #Museodelviaggio

Il mate, l’infusione preparata con le foglie di yerba mate; il suo consumo  è un’abitudine che ci ha trasmesso il popolo Guaranì, abitanti indigeni dell’America del Sud, che masticavano direttamente le foglie di mate oppure le immergevano in una zucca riempita d’acqua e ne bevevano l’infuso. Per gli indigeni, l’erba mate era un regalo degli dei, che aveva un significato spirituale, andava oltre il suo valore nutrizionale. Lo vedo lì, sul mobile della mia camera, un piccolo contenitore di zucca a fiasco che racchiude anni e anni di storia. L’ho preso due anni fa nel mio viaggio in Argentina, paese delle grandi steppe, delle grandi montagne, dei grandi ghiacciai e delle grandi cascate. Ricordo come fosse ieri le persone sedute sui tavoli pronte a godersi questa infusione dopo una giornata di lavoro o durante la pausa pranzo. Me lo ha fatto conoscere una persona a cui mi sono molto affezionata durante il viaggio, Margherita, che ci ha fatto da guida nella Penisola Valdés (che si affaccia sul Golfo Nuevo). La vedo seduta all’entrata del nostro pullman intenta a versare, in un recipiente rotondo simile a una tazza, delle foglioline giallastre sbriciolate; le chiedo che cosa sia quello strano recipiente che ha al suo interno una sorta di cannuccia di metallo, lei ride e mi dice che è una bombilla, che serve a bere questa infusione chiamata mate, mi dice che per lei è come il caffè… le dà energia. Ce ne offre una, mio padre la accetta allegro e io ne annuso l’aroma: sa di felicità.

[Testo e immagine elaborati da Matilde, 25 maggio 2020, a.s. 2019-2020, CC BY NC SA]

 

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