La pandemia raccontata dagli street artist ( e non solo) sui muri di Roma

Un reportage in progress per raccontare come gli street artist (e non solo) stanno interpretando la pandemia nella capitale fin dalla consapevolezza dell’arrivo del virus nel nostro paese.

Comparso a febbraio 2020 in via Principe Amedeo, sul muro esterno del mercato Esquilino, questo capolavoro di poster art è ancora al suo posto dopo tanti mesi. Firmato Laika, giovane street artist romana anonima, raffigura la cinese Sonia, proprietaria del ristorante Hang Zhou in via Nino Bixio, svuotatosi non appena giunta la notizia del virus nella capitale. La protagonista dell’opera ostenta un cartello con la scritta #JeNeSuisPasUnVirus (io non sono un virus) mentre trasporta una ciotola di riso nella quale sono conficcati due bastoncini d’incenso. Non ha bisogno di commento la vignetta con la scritta: “C’è in giro un’epidemia di ignoranza… dobbiamo proteggerci!!!

Laika, C'è in giro un'epidemia di ignoranza, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Laika, C’è in giro un’epidemia di ignoranza, Roma 2020
Tra Il 9 marzo e il 18 maggio 2020 abbiamo vissuto per la prima volta il lunghissimo lockdown  che ci ha costretto nelle abitazioni per contenere l’emergenza da Sars-Cov-2. “Dovete da rimane’ a casa”, recitava un graffito in via Montegiorgio nel quartiere periferico di San Basilio.

Dovete da rimane' a casa!!! , Roma, 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Dovete da rimane’ a casa!!! , Roma, 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Risale a quel periodo la campagna di comunicazione “Andrà tutto bene“, lanciata dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo a sostegno della raccolta fondi per la Protezione Civile Nazionale. Grazie ai social, il messaggio si è diffuso in tutto il paese e in tutte le regioni i bambini, sollecitati da genitori e docenti, hanno appeso a cancelli e balconi coloratissimi disegni in segno di speranza.

Andrà tutto bene, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Andrà tutto bene, Roma 2020
In pieno lock-down, il ben noto street artist Hogre ha dipinto provocatoriamente su una tamponatura di una cisterna romana pertinente alla Villa delle Vignacce nel Parco degli Acquedotti due figure che si baciano attraverso delle maschere antigas. Titolo dell’opera, ingiustamente criticata da molti, Rianimazione.

Hogre, Rianimazione, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Hogre, Rianimazione, Roma 2020
E ancora, in pieno lockdown, viale Trastevere deserta. Un coronavirus verde acqua ammicca agli sporadici passanti.

Fuck Coronavirus, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Fuck Coronavirus, Roma 2020
In via delle Conce, nel quartiere Ostiense, un gatto nero molto confuso – Confused Cat – tra i palazzi assediati dal Covid  ammicca agli ashtag #stay home e #killcovid.

Confused cat, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Confused cat, Roma 2020
Il simpatico galletto di K2M, in via della Volpe, a due passi dal Chiostro del Bramante, pronuncia lapidariamente il ben noto aforisma in romanesco  “con affetto e sentimento, meno te vedo e mejo me sento” per rimandare ai disagi del distanziamento sociale. [segnalazione di Gabriela Häbich].

K2M, Con affetto e sentimento, meno te vedo e mejo me sento, Roma 2020 [cortesia Gabriela Haebich, CC BY NC SA]
K2M, Con affetto e sentimento, meno te vedo e mejo me sento, Roma 2020
Arriva l’estate, ci rilassiamo, ma a settembre ecco che le notizie iniziano a peggiorare e si ricomincia con i D.P.C.M., i decreti del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte che periodicamente ci elencano le restrizioni a cui ci dobbiamo sottoporre e ci informano sui cosiddetti “ristori” per farci tirare delle boccate d’ossigeno. Una t-shirt col ritratto di Giuseppe Conte è stata “incollata nel sottopasso di Via delle Conce.

DPCM, Roma 2021 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
DPCM, Roma 2021
A proposito di DPCM, Torna in scena Laika, con tre poster incollati tra il 26 e il 27 ottobre nei pressi della Biblioteca del Senato in via della Minerva per denunciare la situazione di alcune categorie di lavoratori profondamente colpite dalla crisi e ancora non sufficientemente o per nulla tutelate dalle azioni di governo: i comparti della ristorazione, del teatro e dello sport.

Un manifesto dal titolo “Sull’orlo del baratro, la rabbia è servita” ritrae due camerieri che sostengono dei fumogeni mentre due personaggi maschili pranzano sospesi sulla città, chiaro riferimento alla fotografia scattata nel 1932 da Charles Ebbets nota come Pranzo in cima al grattacielo (del Rockefeller Center a New York).

Laika, Sull'orlo del baratro la rabbia è servita, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Laika, Sull’orlo del baratro la rabbia è servita, Roma 2020
Il secondo manifesto illustra un gruppo di attori in teatro, uomini e donne che indossano le mascherine e che imbracciano un fucile e una serie di bottiglie da cui fioriscono fiori colorati, trattati come dei “Miserabili“!

Laika, Trattati come miserabili, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Laika, Trattati come miserabili, Roma 2020
Il terzo manifesto è ambientato all’interno di una palestra dove un atleta cerca di sollevare “Il peso insostenibile” del nuovo DPCM.

Laika, Un peso insostenibile, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Laika, Un peso insostenibile, Roma 2020
E che dire dell’opposizione, sempre pronta ad accusare il governo d’incompetenza e inefficienza? Oppofinzione viene definita in questo sticker in via degli Uffici del Vicario.

Oppofinzione, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Oppofinzione, Roma 2020
Certo è che del governo in carica – naturalmente “infame” si lamenta anche Pasquino con questi Cicalecci dell’Urbe.

Cicalecci dell’Urbe accanto alla statua di Pasquino, Roma, 2020
L’autunno è arrivato. A pochi passi da piazza Santa Maria in Trastevere, campeggia un gigantesco ritratto dell’attore Damiano De André che indossa una mascherina coloratissima.

Damiano De André, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Damiano De André, Roma 2020
Via Canova, a pochi passi da piazza Augusto Imperatore, l’artista di strada palermitano Tvboy dedica un poster dal titolo The virus is not over ai due maggiori “influenzers”  del momento sul tema del coronavirus: la virologa Ilaria Capua e l’immunologo Roberto Burioni che augurano un Buon Natale ai passanti [segnalazione di Gabriela Häbich].

Tvboy, The virus is not over, Roma 2020 [cortesia Gabriela Haebich, CC BY NC SA]
Tvboy, The virus is not over, Roma 2020
Di rione in rione, raggiungiamo Borgo Pio e stavolta lo street artist di turno è MauPal, romano, classe 1972. La scenetta sottostante è un chiaro riferimento a uno dei personaggi di Verdone, Furio Zoccano, protagonista di uno degli episodi del film Bianco, Rosso e Verdone. La moglie Magda Ghiglioni lo sopporta silenziosamente anche quando si lamenta per i disagi provocati dalla pandemia.

MauPal, Non ce la faccio piùùùù, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
MauPal, Non ce la faccio piùùùù, Roma 2020
E ancora Maupal utilizza Tom & Jerry per ricordare ai passanti le regole del distanziamento sociale.

MauPal, Un metro!!!, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
MauPal, Un metro!!!, Roma 2020
E lo street artist goy_deburd, in Via Campobasso al Pigneto, sottolinea il concetto con un disegno molto stilizzato, citando la performance Rest energy del 1980 dove  Ulay tende l’arco verso il cuore di Marina Abramovich: basta un attimo perché l’esito sia fatale.

goy_deburd, Please keep your distance, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
goy_deburd, Please keep your distance, Roma 2020
A ottobre, parte una vera e propria campagna governativa per l’utilizzo dell’app Immuni nella gestione del contact tracing. La tecnologia ci doveva venire in supporto per avvertirci se avevamo avuto un’esposizione a rischio, anche con gli asintomatici. Purtroppo, l’app non ha mai funzionato a dovere e anche chi la aveva scaricata, l’ha poi buttata nel cestino. È   goy_deburd che, nel quartiere Prenestino in via Gentile da Mogliano, sfrutta il dipinto di Guido Reni, Giuseppe e la moglie di Putifarre per accennare alla campagna. Si racconta nella Genesi che la sposa del ricco egiziano si fosse invaghita dello schiavo Giuseppe e avesse cercato di sedurlo. Il giovane non si concesse e la donna, offesa, lo accusò di tentativo di violenza di fronte al marito. Accusato ingiustamente Giuseppe fu imprigionato dal Faraone, ma poi, graziato dalla misericordia di Dio, venne liberato e affiancò il direttore delle prigioni nelle sue mansioni. Nell’opera murale, il Covid-19 è allegoricamente rappresentato dalla moglie di Putifarre che aggredisce il cittadino che tenta di difendersi dal virus con la mascherina e l’app.

Goy_Deburd, Allegoria del dipinto di Guido Reni, Giuseppe e la moglie di Putifarre

È quasi Natale e da un paio di giorni sono stati annunciati l’arrivo imminente del vaccino e il Vaccine Day previsto per il 27 dicembre. A pochi passi da un negozio di articoli religiosi, sempre a Borgo Pio, giganteggia un altro manifesto di MauPal con un bizantineggiante Santo Stefano protomartire che in una mano sostiene un turibolo da incenso e nell’altra una siringa dalla quale sprizza il sacrum vaccinum contro il Covid. Un omaggio alla chiesa che sta dimostrando grande apertura nei confronti della scienza.

MauPal, Sacrum Vaccinum, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
MauPal, Sacrum Vaccinum, Roma 2020
Nell’incertezza degli esiti dell’attesissimo vaccino, auspicando il ritorno alla normalità c’è chi inizia a invocare un miracolo.

Ci vorrebbe un miracolo, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Ci vorrebbe un miracolo, Roma 2020
Siamo arrivati alla Vigilia di Natale. Solo da pochissimi giorni è stato pubblicato l’ultimo DPCM. In via Prenestina, accanto alla Sopraelevata lo street artist Fulcro ha incollato il poster Estasi di Natale: reinterpretazione contemporanea dell’Estasi di Santa Teresa d’Avila, capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, conservato nella chiesa di Santa Maria della Vittoria.

Estasi di Natale, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Estasi di Natale, Roma 2020
La santa verticalizzata tiene in mano il quotidiano “Le stampe”.  Tutta la pagina è dedicata al Natale annullato  e alle restrizioni del nuovo DPCM, provocatoriamente rinominato Decreto Produci Consuma Muori, invitando il passante a leggere l’articolo.

Estasi di Natale, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Estasi di Natale, Roma 2020
Ed ecco il 2021. Da un balcone dietro il Colosseo pende una bandiera che saluta l’anno che se ne va con un bel “Ciaone proprio! Dumilaventi se semo visti“.

Dumilaventi se semo visti, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Dumilaventi se semo visti, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Gli street artist ancora non sono rientrati in azione, però la cittadinanza esprime il proprio malcontento, a cominciare dalle scuole, molte delle quali rimangono ancora chiuse. E nel sacco della Befana dell’IC Alberto Manzi al Pigneto solo carbone al Ministero dell’Istruzione per un anno scolastico caratterizzato dall’assenza di relazioni e socialità.

Solo carbone al Ministero dell'Istruzione, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Solo carbone al Ministero dell’Istruzione, Roma 2020
A pochi passi, sullo storico ponticello che divide in due il quartiere, un po’ di positività in questa frase che sfrutta i verbi più gettonati da un anno a questa parte.

Infettate di vita, vaccinate d'amore, Roma 2020 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Infettate di vita, vaccinate d’amore, Roma 2020
In Via Casilina vecchia per una volta il virus non è il Covid, ma il capitalismo, comunque considerato nocivo e da distruggere.

Il virus è il capitalismo: distruggiamolo!, Roma 2021 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Il virus è il capitalismo: distruggiamolo!, Roma 2021
Ma c’è anche chi, come il writer Saeb, fa dire rigorosamente in romanaccio a un puppet con mascherina, dipinto lungo la Via Ostiense all’altezza della Stazione ferroviaria di Casal Bernocchi, “Se vedemo dopo passato ‘r viruse“.

Se vedemo dopo passato 'r viruse, Roma, 2021 [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Se vedemo dopo passato ‘r viruse, Roma, 2021
In via Casperia, nel quartiere Trieste, un grosso stencil-virus ha la forma di un inquietante ordigno con tanto di innesco: arma di distruzione di massa? No, piuttosto arma di distrazione di massa, dal momento che l’emergenza sanitaria offusca tante altre problematiche altrettanto gravi e importanti.

Covid-19, arma di distrazione di massa, Roma, 2021 [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Covid-19, arma di distrazione di massa, Roma, 2021
28 gennaio 2021, crisi di governo, consultazioni. Un presidio di lavoratori dello spettacolo manifesta di fronte a Montecitorio contro la chiusura di cinema e teatri e la crisi di tutto l’indotto dell’intrattenimento. Per l’occasione sono state appese sulla balaustra di fronte all’obelisco delle simpatiche “contentine“, vera e propria provocazione artistica per sottolineare l’insufficienza dei ristori per questa categoria di lavoratori.

La contentina, Roma, 2021 [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC ND]
La contentina, Roma, 2021
A pochi passi da Montecitorio, una bottega di souvenir in piazza del Pantheon, produce magneti di legno ispirati alla pandemia. “Mo’ che l’hai fotografato, compralo!” è la frase che campeggia in cima alla composizione. Più che un invito, mi è quasi sembrato un dovere!

Febbraio. la PETA [People for the Ethical Treatment of Animals], organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali,  scrive al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri competenti per chiedere di vietare l’allevamento degli animali di pelliccia, a seguito della comparsa del Covid-19 in numerosi allevamenti danesi, spagnoli, olandesi e statunitensi che hanno comportato l’uccisione di migliaia di visoni infetti. In via Quattro Novembre è comparso questo cartellone che gioca con la parola “visone”.

La prossima pandemia: una visone molto vicina, Roma, 2021 [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC ND]
La prossima pandemia: una visone molto vicina, Roma, 2021
Pasqua 2021, seconda Pasqua in lock-down. In Via della Botticella a Trastevere, accanto alla sede del Ministero della Salute, una bianca colomba vola accanto a due paracaduti adibiti al trasporto dei vaccini. Sono stati gettati dal portellone aperto disegnato sul corpo piumato della colomba su cui compare il bastone di Asclepio, antico simbolo greco collegato alla medicina. Il ministro della salute Roberto Speranza, di stanza nell’adiacente sede ministeriale di Lungotevere Ripa, sembra aver gradito gradito l’opera pasquale di street art realizata da Harry Greb, street artist romano che ha ripreso il nome del leggendario pugile americano degli anni Venti del Novecento, a lungo imbattuto.

Harry Greb, colomba pasquale porta-vaccini [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC ND]
Harry Greb, colomba pasquale porta-vaccini

Harry Greb, colomba pasquale porta-vaccini, Roma 2021 [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC ND]
Harry Greb, colomba pasquale porta-vaccini, Roma 2021
Harry Greb, dettaglio del paracadute portavaccini porta-vaccini [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC ND]

Harry Greb, dettaglio del paracadute portavaccini porta-vaccini

TV-Boy, Clean Air Now, Roma 2021 [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC ND]
TV-Boy, Clean Air Now, Roma 2021
A pochi passi dal Colosseo, in via degli Annibaldi, un poster colorato affisso da Tv-Boy mostra l’intramontabile coppia Hepburn-Peck, senza casco ma con mascherina, in sella all’altrettanto intramontabile Vespa intenti a scorrazzare in una Roma vuota di turisti e di macchine,  finalmente meno inquinata.
Ci spostiamo in via dell’Arco della Fontanella, nel Rione Borgo, a pochi passi da Via del Banco di Santo Spirito. Laika ha immortalato in un poster Daniele De Rossi alias Danielino alias Capitan Futuro, ex calciatore della Roma, classe 1983, nato a Ostia, che a lungo a militato nella squadra giallorossa per poi terminare la carriere con l’argentina Boca Juniors. Daje Daniè, è intitolata l’opera della serie “Romanismo su carta“, un incoraggiamento all’atleta colpito dal Covid-19 e solo di recente dimesso dall’ospedale Spallanzani.

Laika, Daje Daniè, Roma 2021 [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC ND]
Laika, Daje Daniè, Roma 2021
Ci spostiamo a Monteverde Vecchio, in piazzale dei quattro Venti. Un curioso foglietto affisso sulla parte esterna della farmacia informa dello smarrimento niente di meno che di un orso bruno, goloso, innamorato, spaesato e ciò non di meno perdutamente innamorato della talpa Elvira, che può incontrare solo in dad.

Smarrito l'orso Pino, Roma 2021 [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC ND]
Smarrito l’orso Pino, Roma 2021
In via di San Gallicano, a Trastevere, un Marlon Brando con mascherina ammicca ai passanti nei panni del padrino don Vito Corleone,  film mirabilmente diretto da Francis Ford Coppola nel 1972: la mafia è devastante e temibile quanto il lockdown.

The Lockdown, Roma 2021, segnalazione di Laura Zanacchi [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC ND]
The Lockdown, Roma 2021, segnalazione di Laura Zanacchi
[Fotoreportage a cura di Maria Teresa Natale, 2020-2021]

5 comments

  1. Reportage molto interessante e curioso. Bravissima tu, Maria Teresa, a scovare tutte queste opere di street art! Ma quanto hai girato?????

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