Chiesa di S. Nicola di Bari

Chiesa di San Nicola di Bari
  • Codice: 01034
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Rieti
  • Comune: Castelnuovo di Farfa
  • Località/quartiere: Centro storico
  • Localizzazione specifica: Via del Corso
  • Tipo: POI architettonico
  • Coordinate geografiche: 42.231709° N 12.742972° E

Abstract

Fu edificata nella seconda metà del XVIII secolo su un edificio religioso preesistente, di cui purtroppo si hanno scarse notizie, se non che il portale, in travertino, venne commissionato il 9 giugno 1564 "a Mastro Giovanni" scalpellino. La ricostruzione venne sancita da una Delibera Consiliare del 1766, i lavori iniziarono verosimilmente nel 1768. Il principe Lante, abate commendatario, donò il progetto redatto dall'architetto Virginio Bracci e 500 scudi a cui seguì anche una successiva offerta elargita dai marchesi Simonetti.

Descrizione

Venne incaricato della realizzazione un capomastro, al quale dovevano essere "somministrati gratis e in sito comodo calce, pozzolana, arena, li sassi, cementi, li sassi della fabbrica vecchia, sponghe (lapis tiburtinum) e li vasi per l'acqua"; la nuova fabbrica fu terminata nel 1779. Attualmente la chiesa parrocchiale conserva ancora l'impianto architettonico progettato dal Bracci caratterizzato da pianta ellittica con asse maggiore perpendicolare all’ingresso, copertura a cupola sorretta da dodici costoloni poggianti su altrettante paraste che delimitano sei cappelle simmetriche e abside piuttosto raccolta mentre la decorazione interna è stata completamente rimaneggiata. Agli inizi del Novecento, la chiesa versava nuovamente in uno stato di considerevole degrado, probabilmente anche in seguito al terremoto del 1915. Con un'ordinanza del 2 aprile 1928 il Podestà fece chiudere il luogo a salvaguardia della incolumità pubblica. Nello stesso anno, nonostante le difficoltà economiche, si operò il rifacimento delle coperture mentre nel 1938 presero avvio i lavori all’interno dell’edificio che riguardarono l’arretramento dell’altare maggiore, il pavimento in marmo e graniglio recante al centro un mosaico policromo con lo stemma della famiglia Salustri Galli, l’organo, i quadri, il restauro dell'ottocentesca bussola d'ingresso e la facciata esterna. Il professore Ettore Ballerini decorò il catino absidale, ove in scorcio seicentesco dipinse l'Eterno Padre, lo Spirito Santo e il Redentore mentre nella parte centrale della volta raffigurò la Vergine con il Bambino e i Santi Patroni, Nicola da Bari e Donato. Al professor Albani si devono le decorazioni parietali ad imitazione del marmo e il finto cassettonato. La Parrocchiale venne riconsacrata il 14 ottobre 1939 come testimonia l'epigrafe visibile a fianco della II cappella di destra, del SS. Crocifisso.

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