Mercato del pesce al Portico d'Ottavia

Portico d'Ottavia
  • Codice: 00123
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Roma
  • Comune: Roma
  • Località/quartiere: Rione Sant'Angelo
  • Localizzazione specifica: Via del Portico d'Ottavia
  • Tipo: POI storico-culturale
  • Coordinate geografiche: 41.892363º N 12.478500º E
  • Altitudine: 52 m

Abstract

Via del Portico d'Ottavia.
Tra i resti del Portico, eretto da Quinto Cecilio Metello e rifatto da Augusto che lo dedico alla sorella Ottavia, venne allestito sin dal Medioevo il mercato del pesce, che fronteggiava la Chiesa di S. Angelo, detta per questo motivo "in Pescheria".

Descrizione

Ci troviamo di fronte ai resti del Portico d'Ottavia, eretto da Quinto Cecilio Metello nel 146 a.C. e rifatto nel 25 a.C. da Augusto che lo dedico alla sorella Ottavia.
Durante lo scavo archeologico del complesso monumentale sono stati ritrovati i resti di una bottega in cui erano presenti in gran quantità gusci di telline e ostriche a testimonianza dell'esistenza del commercio del pesce sin dall'epoca alto medievale.
Nel XII secolo, venne trasferito qui il mercato del pesce, all'interno del quartiere ebraico.
Il mercato veniva allestito nella piazza che fronteggia la Chiesa di S. Angelo, che proprio per questo motivo prenderà l'appellativo "in Pescheria", meglio nota all'epoca come "Santo Agnolo pescivendolo".
La vendita era favorita dalla vicinanza del Tevere e dalla possibilità di sfruttare ampie zone coperte. Il pesce arrivava con le barche nella notte e veniva scaricato alla Renella, dal lato di Trastevere.
La vendita all'ingrosso del pesce - il "cottìo", dal latino medioevale 'coctigium' - iniziava all'alba e si svolgeva in forma di asta, per fissare il listino della giornata. Per le contrattazioni venivano usati termini in gergo comprensibili solo ai "cottiatori" e agli acquirenti: dettaglianti, gestori di trattorie, cuochi. Un vero e proprio spettacolo, frequentato da popolani e nobili che vi si recavano in abito da sera, dopo aver partecipato alle feste nei palazzi.
I pesci venivano esposti su grandi tavole di marmo - le "prete" ricavate dai resti del portico, di proprietà di importanti famiglie che guadagnavano sull'affitto. Una famiglia poteva possedere un unico bancone, ma un bancone poteva essere di proprietà di più famiglie.
A seguito di restauri della Chiesa nella seconda metà dell'800, il mercato venne trasferito in via di S. Teodoro.

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Mercato del pesce al Portico d'Ottavia: cenni storici (Voce: Massimo Papari)
Pianta dello scavo archeologico del Portico d'Ottavia. In evidenza la localizzazione della bottega (Fonte: Pannello SAR)
E. Roesler Franz, Roma, casa medioevale al Portico d'Ottavia, 1887
E. Roesler Franz, Roma, Portico d'Ottavia, 1887
E. Roesler Franz, Roma, Venditori di pesca al Portico d'Ottavia, 1880
Il portico d'Ottavia in una stampa ottocentesca
Giuseppe Gioacchino Belli, "Er cottìvo", 11 gennaio 1845