Castello

Torrione della rocca.
  • Codice: 01313
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Rieti
  • Comune: Poggio Catino
  • Località/quartiere: Catino
  • Tipo: POI architettonico
  • Coordinate geografiche: 42.290689° N 12.694478° E

Abstract

Le rovine del castello occupano la parte più alta dell'abitato. Sono situate sulla cresta meridionale di una grande dolina carsica a forma di "catino" da cui prende il nome il paese.
Il castello con la sua caratteristica torre pentagonale venne probabilmente eretto tra la fine del VII e gli inizi dell'VIII secolo dai Longobardi del Ducato di Spoleto che nella Bassa Sabina fondarono numerosi insediamenti per il controllo strategico del territorio.

Descrizione

L'insediamento fortificato di Catino si ergeva lungo un'importante via di collegamento tra Rieti e la Sabina, alternativa all'antica Salaria, al confine tra i possedimenti longobardi e i territori del Ducato Romano.
Sulla sua costruzione e funzione non si hanno notizie certe. Secondo l'ipotesi più accreditata furono i Longobardi del Ducato di Spoleto a insediarsi nel luogo con una fara (un gruppo familiare con poteri politici e militari) creando così un presidio per il controllo del territorio circostante.
Gli esigui resti ancora visibili del recinto fortificato testimoniano i vari rifacimenti di cui fu oggetto il castello nelle epoche successive. E' ben conservato un lato del muro di cinta, interrotto da un accesso, aperto in età moderna, per agevolare il passaggio verso la montagna. Questo tratto di mura è inquadrato da due torrioni, uno a base quadrata e uno trecentesco di forma circolare che venne anche utilizzato come serbatoio dell'acqua. All'esterno della fortificazione si trova infatti un arco che sosteneva la conduttura dell'acquedotto.
Accanto al torrione circolare, inglobati nel muro perimetrale, sono i resti di un'antichissima chiesa, forse appartenenti alla vecchia Chiesa parrocchiale dedicata al SS. Salvatore.
Lo studioso Vittorio Stazi ricorda che fu chiesa parrocchiale prima del 1300, che nel 1628 aveva ancora un cappellano e che nel 1780 vi si trovava ancora il fonte battesimale. Non sappiamo quando venne definitivamente abbandonata.
Ad oggi sono ancora ben riconoscibili il piccolo campanile, il profilo di una bifora e tracce di affreschi probabilmente raffiguranti santi.
Il castello rimase in uso fino a tutto il Seicento per poi subire un lento decadimento fino al loro totale abbandono.

Elenco Risorse Digitali disponibili nell'App

Cenni storici.

Voce: Vanna Locatelli

Il castello nell'800.

Voce: Vanna Locatelli

Chiesa del castello.

Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo

Chiesa del Castello. Affresco.

Fonte: Archivio Associazione culturale GoTellGo

Roadbook associati