Chiesa di Sant'Eustachio

Chiesa di Sant'Eustachio.
  • Codice: 01315
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Rieti
  • Comune: Poggio Catino
  • Località/quartiere: Catino
  • Tipo: POI architettonico
  • Coordinate geografiche: 42.290666° N 12.693291° E

Abstract

Chiesa parrocchiale di Catino dedicata al patrono del paese.
La sua costruzione e la dedica al martire sono da attribuirsi ai Conti di Sant'Eustachio, nobile famiglia proveniente dall'omonimo rione romano, che tra il XIII e XV secolo dominarono i territori di Catino e Poggio Catino.

Descrizione

La chiesa parrocchiale fu quasi certamente costruita intorno al 1300 dai Conti di Sant'Eustachio. L'interno era decorato da splendidi affreschi che furono ricoperti con intonaco bianco durante i successivi lavori di restauro del 1621, sotto gli Olgiati, e del 1720, sotto l'arciprete Andreetti. L'aspetto attuale dell'edificio risale però agli anni Ottanta dell'Ottocento quando venne ricostruita la facciata su progetto dell'ingegner Giuseppe Chiari. Durante i lavori venne demolito l'antico campanile a vela e all'interno della chiesa tornarono alla luce gli antichi affreschi, rivelando anche un'inedita veduta dell'antico Castello di Catino riscoperta dietro l'altare di S. Lucia. Purtroppo, per timore che questi rinvenimenti interferissero con i lavori, fu tutto sistematicamente cancellato.
Nel tentativo di arginare questa folle distruzione venne convocato d'urgenza un archeologo che ordinò la conservazione dell'unico affresco superstite con il martirio di S. Stefano, probabile opera di Scipione Pulzone di Gaeta, oggi completamente perduto. Impose anche la risistemazione degli stipiti e dell'architrave dell'antica porta che fortunatamente sono ancora ben visibili nel prospetto esterno della chiesa. Sopra la porta d'ingresso è murata una lapide che ricorda il finanziamento di Don Bartolomeo Luccichenti Andreetti per i lavori di rifacimento della facciata che recita: 'in onore di S. Eustachio martire, Patrono celeste, Bartolomeo Luccichenti Andreetti, beneficiario della Basilica Lateranense, a memoria del suo paese, curò e abbellì la fatiscente facciata del tempio trasformandola a sue spese nella presente forma, nell'anno di Cristo 1886".

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Cenni storici.

Voce: Vanna Locatelli

Pisanello. Visione di S. Eustachio.

Tempera su tavola (65×53 cm)
1436-1438
National Gallery di Londra

Fonte: Wikipedia

Iscrizione sull'architrave.

Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo

Navata interna.

Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo

Supporto girevole per la lapide di Lopario.

Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo

Lapide.

Questa lapide murata sopra la porta d'ingresso ricorda il finanziamento di Don Bartolomeo Luccichenti Andreetti per i lavori di rifacimento della facciata che recita: "in onore di S. Eustachio martire, Patrono celeste, Bartolomeo Luccichenti Andreetti, beneficiario della Basilica Lateranense, a memoria del suo paese, curò ed abbellì la fatiscente facciata del tempio trasformandola a sue spese nella presente forma, nell'anno di Cristo 1886".

Copyright: ignoto

Il testo della lapide di Lopario

Voce: Vanna Locatelli.

Pirandello e la lapide di Catino.

Voce: Vanna Locatelli

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