Tomba Campana

L'interno della Tomba Campana in un'incisione del Canina.
  • Codice: 00677
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Roma
  • Comune: Roma
  • Località/quartiere: Parco archeologico di Veio
  • Tipo: POI archeologico
  • Coordinate geografiche: 42.033269° N 12.406589° E

Abstract

Questa tomba deve il nome al marchese Giovanni Pietro Campana che la scoprì nel corso degli scavi da lui condotti alla metà dell'Ottocento. Databile alla fine del VII sec. a.C., è costituita da un lungo corridoio (il dromos), che conduce a due camere sepolcrali con banchine laterali. All'interno e all'esterno del dromos erano posti a guardia dei leoni scolpiti.

Descrizione

Nella tomba si trovarono tracce di dipinti che risentivano della tradizione figurativa della ceramica corinzia: giovani a cavallo, una pantera, piccoli animali, motivi vegetali, scudi dipinti.
Per anni si pensò che il corredo costituito da tre urnette cinerarie, due bracieri e due anforoni, rinvenuto nella tomba e documentato in disegni e fotografie di fine Ottocento, provenisse da qui. In realtà si tratta di un falso storico. Infatti, solo molto tempo dopo si venne a sapere che il marchese Campana, noto collezionista, aveva dichiarato il falso per rendere più interessante un monumento di grande importanza architettonica, mentre il corredo originario proveniva da un sepolcro nei pressi di Orte. Campana ne fece dono a Pio IV che trasformò tomba e contenuto in un museo locale, visitato da visitatori illustri. Nel 1901 il corredo fu trasferito a Roma, presso il Museo archeologico di Villa Giulia. Attualmente non è visibile, ma è destinato a essere esposto nel Museo dell'Agro veientano a Formello.

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Tomba Campana: cenni storici.

Voce: Elisabetta Giuliani