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Le necropoli

• Codice: 00724
• Regione: Lazio
• Provincia: Viterbo
• Comune: Civita Castellana
• Località/quartiere: Dintorni
• Tipo: POI archeologico
• Coordinate geografiche: ?????????????

Abstract

Le informazioni sulla storia e la ricca cultura della città ci vengono dalle numerose necropoli che circondavano l'area dell'abitato.

Descrizione

La necropoli più antica, quella di Montarano, dell'VIII secolo a.C., era a nord di Vignale. Ci ha restituito tombe a pozzetto per le sepolture a cremazione e, successivamente, a fossa per le inumazioni.
In questa come in altre necropoli dello stesso periodo, le fosse erano profonde, spesso con un piccolo loculo a metà della parete lunga per il corredo funebre.
Verso l'inizio del VII secolo a.C. si sviluppò un tipo diverso, con un loculo molto più ampio destinato ad accogliere il corpo mentre la fossa, sempre grande e profonda, fungeva da caditoia di accesso.
Le tombe a camera, scavate nel tufo sui costoni della città fin dal VII secolo a.C. erano di un tipo particolare: sulle pareti erano ricavati loculi, talora su più file, nei quali veniva deposto il defunto. La chiusura era assicurata da tegole o da blocchetti di tufo. Soprattutto nella fase più recente, i loculi erano numerosissimi, a significare che la tomba non era riservata al solo nucleo familiare, ma che, nell'arco di più generazioni, accoglieva membri di una comunità allargata.
Le necropoli di Falerii, scavate alla fine dell'800, sono oggi solo in parte visibili e, per lo più, in proprietà privata. Affacciandosi dal Belvedere di via del Rivellino o dal balcone centrale dell'Appartamento papale del Forte Sangallo, si ha una veduta panoramica della necropoli di Terrano, distesa su tre livelli ad occupare il costone tufaceo del Castellaccio, a nord dell'abitato antico. Il sito è ancora oggi paesaggisticamente e storicamente rilevante: dopo la fase falisca ebbe una frequentazione anche in età medioevale, testimoniata da una torre di avvistamento che si erge a controllo di un'antica via di comunicazione con i centri posti alle propaggini dei Monti Cimini.