Chiesa di S. Silvestro

Chiesa di San Silvestro.
  • Codice: 01346
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Rieti
  • Comune: Poggio Catino
  • Località/quartiere: Poggio Catino
  • Tipo: POI architettonico
  • Coordinate geografiche: 42.299019° N 12.690035° E

Abstract

Questa piccola chiesa rurale è dedicata a S. Silvestro, papa e martire del IV secolo.
Secondo la tradizione, Silvestro liberò il paese di Poggio Catino da un terribile drago che dimorava in una caverna sul Monte Tancia, oggi nota come Grotta di S. Michele, alla quale si accedeva percorrendo 365 scalini, tanti quanti sono i giorni dell'anno.

Descrizione

La chiesa di S. Silvestro, situata appena fuori dal paese, è menzionata nel Registrum Iurisdictionis Episcopatus Sabinensis del 1343 ma la sua origine è certamente più antica. La sua storia è legata alla leggenda secondo cui S. Silvestro avrebbe liberato Poggio Catino da uno spaventoso drago che dimorava in una grotta sul Monte Tancia. Il Santo, disceso dal monte dopo aver scacciato il drago con l'aiuto di due angeli, sarebbe stato accolto in un'abitazione del paese che sorgeva proprio nel luogo dove verrà costruita la chiesa.
Il piccolo edificio di culto è costituito da un'unica navata divisa da due arcate a tutto sesto e coperta con tetto a capriate. Vi si accede tramite un piccolo atrio rettangolare.
Esternamente la chiesa si presenta rivestita di un intonaco rosso scuro e conserva un piccolo campanile a vela.
L'interno è molto modesto con pavimento in cotto e intonaco bianco e rosa sulle pareti. L'altare, con colonne in finto marmo, custodisce una statua del santo.
In passato era tradizione che la sera del 30 dicembre la Compagnia di S. Silvestro distribuisse a tutti una braciola di maiale e mezzo chilo di pane. Gli anziani raccontavano che quando i maiali giravano liberi per il paese, quello acquistato dalla compagnia mangiava in tutte le case fino a crescere a dismisura.
Ancora oggi invece, la mattina del 31 dicembre, gli abitanti del paese portano in processione la statua del santo dalla chiesa parrocchiale fino a S. Silvestro e ritorno. Durante i festeggiamenti si svolge il rituale del "festarolo": alla fine della Messa vengono estratti i nomi di coloro che dovranno organizzare la festa per l'anno successivo, chiamati festaroli. A loro viene data in consegna una piccola statuina del santo che dovranno custodire nelle proprie case per poi passarla ai festaroli che subentreranno l'anno successivo.

Elenco Risorse Digitali disponibili nell'App

Cenni storici.

Voce: Vanna Locatelli

La leggenda di S. Silvestro e il drago.

Tratta da: Vittorio Stazi Fabrizi, Mille anni di storia di Catino e Poggio Catino, ????????

Voce: Vanna Locatelli

Roadbook associati