Pillole per scattare foto con gli smartphone

In questa pagina ti forniamo alcuni suggerimenti per scattare delle belle foto con lo smartphone.

"Una bella fotografia racconta una storia,
rivela un luogo, un evento, uno stato d'animo,
è più potente di pagine e pagine scritte"
(Isabel Allende)

Tieni conto del fatto che ciò che vede l’occhio umano non corrisponde a ciò che vede l’obiettivo dello smartphone.

L’essere umano può controllare in teoria tutto ciò che vede. Lo scatto fotografico mostra solo ciò che ci vuol fare vedere chi ha scattato la foto. “L’abilità di guardarci intorno viene vanificata, perché fotografare qualcosa significa inserire una cornice definita intorno a una fetta di mondo” (Brian Dilg, 2018). L’essere umano percepisce il mondo a tre dimensioni, la fotografia è invece bidimensionale. 

Applica la regola dei terzi per rendere la composizione più gradevole.

Regola dei terzi (fonte: WIkipedia)In che consiste questa regola? Prova a immaginare la composizione della tua immagine su un reticolo diviso in nove sezioni uguali.  Molti smartphone hanno una funzione per attivare automaticamente questo reticolo immaginario. La parte centrale, nota come zona aurea, è quella che attrae maggiormente la visione dello spettatore. Le due linee interne verticali e orizzontali che costituiscono la griglia sono chiamate linee di forza. Quando crei la tua composizione, puoi centrare il soggetto principale nella zona aurea, ma puoi valorizzarlo collocandolo in uno dei punti d’intersezione delle linee di forza. Spesso le linee di forza orizzontali sono un ottimo riferimento per scattare foto di paesaggi.


Scegli con accuratezza il soggetto principale della tua foto.

Cerca di evitare di scattare una foto piatta e banale individuando delle gerarchie negli elementi della composizione. Quando fotografi un paesaggio, ad esempio, prova a individuare almeno un elemento in primo piano che attragga l’attenzione dello spettatore (un albero, un arbusto, un elemento naturale ecc.) e favorisca l’individuazione di relazioni con gli altri elementi della composizione. Fai molta attenzione ai colori dello sfondo affinché non distraggano lo spettatore dal soggetto principale. Rifletti su cosa includere e cosa omettere nell’inquadratura.

Scegli punti di vista inconsueti che possano incuriosire lo spettatore.

Qualche volta può valer la pena scattare foto dall’alto in basso o dal basso in alto, inclinare linee naturalmente orizzontali o verticali, connettere elementi creando delle linee immaginarie. Una foto inconsueta può essere quella che non ci fa vedere ciò che ci piacerebbe vedere.

Tieni sempre conto della luce.

La luce è uno degli elementi fondamentali della fotografia. In presenza di luce scarsa è molto difficile realizzare scatti soddisfacenti con uno smartphone. Tieni comunque conto di alcuni accorgimenti. Per realizzare un’immagine bilanciata nei colori, devi avere la fonte luminosa (sole, lampada ecc.) alle tue spalle; se vuoi valorizzare le ombre, utilizza l’illuminazione laterale; se vuoi comporre delle silohuette, l’illuminazione deve essere frontale (controluce).

Prima di scattare, rifletti se sia meglio un’inquadratura orizzontale o verticale.

Non esiste una regola di base. Tieni conto del fatto che in genere nelle fotografie paesaggistiche si predilige l’inquadratura orizzontale perché più simile a ciò che viene percepito dal nostro sguardo, però la caratteristica di un certo elemento potrebbe esser messa maggiormente in risalto da un’inquadratura verticale.

Non fotografare compulsivamente.

Meglio scattare qualche immagine in meno e concentrarsi sulla qualità dell’inquadratura e della composizione.

Cerca di rimanere immobile quando effettui lo scatto.

In tal modo otterrai la messa a fuoco ottimale. Nel caso in cui tu voglia mettere a fuoco il soggetto principale, premi col dito tale soggetto che risulterà più nitido rispetto al resto della composizione. In alcuni smartphone è possibile attivare la modalità HDR che, se attivata, favorisce il bilanciamento della luce, schiarendo le zone maggiormente in ombra e scurendo quelle troppo luminose.

BIBLIOGRAFIA

Brian Dilg, Perché ti piace questa foto?: la scienza della percezione applicata alla fotografia, Milano: Gribaudo, 2019