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Chiesa di S. Egidio

• Codice: 01347
• Regione: Lazio
• Provincia: Rieti
• Comune: Poggio Catino
• Località/quartiere: Poggio Catino
• Tipo: POI architettonico
• Coordinate geografiche: 42.293155° N 12.690298° E

Abstract

L'edificio sorge su un'altura appena fuori dall'antico abitato di Poggio Catino. Oggi è sconsacrata e adibita ad abitazione privata.

Descrizione

Le origini della chiesa di Sant'Egidio risalgono al 1619 quando, secondo la tradizione, un sacerdote romano, tal Domenico Colici, arrivò in carrozza a Poggio Catino per far visita al marchese Settimio Olgiati.
Si racconta che durante un forte temporale i cavalli imbizzarriti fecero ribaltare la carrozza proprio sull'altura dove sarebbe sorta la chiesa. Domenico Colici, uscito incolume da questo brutto incidente, decise quindi di erigervi una cappella e un ospizio per i poveri pellegrini.
La targa sulla facciata ricorda infatti la fondazione dell'ospizio da parte del romano Colici e del marchese Olgiati.
Nel suo testamento, datato 27 aprile 1627, Colici nominò suoi eredi universali gli orfani dell'Istituto di S. Maria in piazza Capranica a Roma e dispose che questi dovessero versare 20 scudi annui per mantenere la cappella di Poggio Catino.
Un giorno del 1770 arrivò a Poggio Catino il pellegrino francese Giuseppe Labre, detto il vagabondo di Dio, beatificato da Pio IX e santificato da Leone XIII nel 1881. Povero e stanco chiese elemosine e ospitalità alla gente del paese. La sera, il cappellano di S. Egidio lo accompagnò nell'ospizio presso la cappella chiudendolo dentro a chiave. Si racconta che la mattina dopo il pellegrino non c'era più, già lontano per seguire il suo cammino di fede, riuscendo miracolosamente a uscire dalla cappella senza aprire la porta.
La chiesa di S. Egidio sopravvisse come tale fino al 1864 per poi essere utilizzata come scuola maschile, gestita dall'Opera Pia S. Egidio, fino ai primi anni del Novecento.
L’edificio è stato acquistato da privati e attualmente è adibito ad abitazione privata.