Oratorio salesiano

Oratorio salesiano
  • Codice: 00190
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Roma
  • Comune: Roma
  • Località/quartiere: Testaccio
  • Localizzazione specifica: Via Bodoni 57
  • Tipo: POI storico-culturale
  • Coordinate geografiche: 41.878940º N 12.474510º E
  • Altitudine: 22 m

Abstract

In un edificio tra la chiesa e il cortile dell'oratorio era la Scuola Salesiana Don Bosco, prima scuola elementare e media, poi liceo-ginnasio, che chiuse i battenti negli anni Settanta. Ove ora vi è il Cinema Greenwich, fino agli anni Settanta vi era la Sala Clemson, cinema parrocchiale dei Salesiani, con annessa arena nel cortile dell'oratorio. Negli anni Venti e Trenta la Sala Clemson era il teatrino della melodrammatica testaccina, costruito su un terreno donato negli anni Dieci dalla mecenate inglese Lady Clemson.

Descrizione

I Salesiani sono stati molto attivi a Testaccio fin dall'inizio del XX secolo. Sino al 1908, la beneficienza pubblica nel quartiere era affare della Congregazione di carità che garantiva benefici ad personam: sussidi, doti per zitelle povere, ricoveri in ospizio, assistenza sanitaria. Inoltre nel 1904 il governo Giolitti aveva istituito il Consiglio superiore di assistenza e beneficienza per un'assunzione statale del problema della povertà. Il sindaco Nathan, eletto nel 1907, aveva abbracciato l’iniziativa dello statista e lavorava per una laicizzazione della Congregazione.
Sul fronte religioso, fino al 1906 le suore dell'Ospizio Santa Margherita sulla via Marmorata furono molto attive nel fornire assistenza ai testaccini. Successivamente, i Salesiani affittarono i locali dell'Ospizio e fondarono l’educatorio cattolico Marcantonio Borghese.
Via via l'Opera Salesiana Don Bosco si inserì sempre più nel tessuto del quartiere, cercando in tal modo di fronteggiare la crescita della società liberale e conquistare spazi all'interno del processo di modernizzazione che investiva lo stato italiano.
I Salesiani curavano soprattutto l'educazione professionale dei giovani maschi e dei ceti poveri inurbati, organizzavano attività sportive e teatrali, fornivano assistenza ai soldati e alle famiglie dei combattenti.
In un primo momento i testaccini si mostrarono ostili e contrari a qualsiasi forma di catechizzazione. Nel 1910 ci fu un'importante manifestazione anticlericale nel giorno del Corpus Domini per impedire la processione lungo le vie del quartiere. I Testaccini potevano contare anche sull'appoggio degli organi di stampa, favorevoli al fronte laico democratico. La catechizzazione del quartiere iniziò a svilupparsi nel quartiere a partire dal 1914, quando il fronte clerico-moderato vinse alle elezioni comunali, in seguito allo scontento popolare per la gestione dell'assegnazione delle case popolari e per il ritardo nella costruzione di ponte Sublicio.

Elenco Risorse Digitali disponibili nell'App

Testaccio, terra di missione per i Salesiani (voce: Massimo Papari)
Banda di testaccini negli anni Venti (da: Testaccio: dove batte più forte er core dei Romani, a cura di Roberto Lucignani, Roma: Gangemi, 2009)
Trilussa assiste a uno spettacolo presso la Sala Clemson negli anni Trenta (da: Pierpaolo Belardi, Luigi secondo Gioggi, Testaccio cuore di Roma, Roma, Castelvecchi, 2010)
La Sala Clemson in una foto degli anni Cinquanta (da: Testaccio: dove batte più forte er core dei Romani, a cura di Roberto Lucignani, Roma: Gangemi, 2009)