Da porto di Caere a colonia romana

Area archeologica di Pyrgi.
  • Codice: 00940
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Roma
  • Comune: S. Marinella
  • Località/quartiere: Castello di S. Severa
  • Localizzazione specifica: Accanto alla spiaggia, a sud del castello
  • Tipo: POI archeologico
  • Coordinate geografiche: 42.014961º N 11.964024º E

Abstract

Il castello e il borgo di S. Severa insistono parzialmente sui ruderi della colonia romana di Pyrgi, in epoca etrusca principale porto di Caere.
Fino al 1957, anno d'inizio delle prime indagini scientifiche, ben poco si sapeva dell'antico insediamento, se non che nel 384 a.C. era stato distrutto il famoso santuario di Leucotea-Ilizia ad opera di Dionigi di Siracusa, che dal saccheggio aveva ricavato un bottino di 1000 talenti.

Descrizione

L'insediamento primitivo va senz'altro connesso con le funzioni portuali e commerciali del sito, emporio tra i più attivi del Tirreno, animato dai traffici provenienti dal Mediterraneo orientale e dalle colonie magnogreche. Se intorno al VII-VI sec. a.C. il centro religioso-commerciale dovette raggiungere la massima floridezza, probabilmente proprio in seguito alle scorrerie siracusane e al declino di Caere, dovette iniziare la sua fase di progressivo abbandono; dopo la sconfitta di Caere nel 273 a.C., una larga fascia del territorio costiero passò sotto il controllo dei Romani che fondarono una serie di colonie marittime, tra cui Pyrgi. Questa conservò a lungo la sua funzione portuale, diventando anche centro destinato all'approvvigionamento ittico di Roma. L'insediamento comunque andò via via spopolandosi e fu completamente abbandonato dopo le incursioni saracene dell'XI secolo. L'area della città etrusca doveva raggiungere un'estensione di circa 10 ettari lungo la fascia litoranea.

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Cenni storici.

Voce narrante: Maria Teresa Natale

Mappa dell'insediamento pyrgense.

Fonte: Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale

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