La prima volta a Toffia
- Codice: 0046
- Autore: Andrea Tempera
- Regione: Lazio
- Provincia: Rieti
- Comune: Toffia
- Località/quartiere: Centro storico
- Tipologia: Passeggiata a piedi
- Difficoltà: Facile
- Utenza: Tutti
- Durata: Un ora e mezza
- Punto di partenza: Piazza Umberto I
- Punto di arrivo: Piazza Umberto I
- Difficoltà: Facile
- Autore: Andrea Tempera
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- Coordinate inizio e fine: 42.211905º N 12.753867° E 42.212365º N 12.749587° E
- Lunghezza: Circa 1 km
Descrizione
La leggenda narra che lo sperone roccioso dove sorge Toffia (sasso mosso) e quello che compone il del Monte degli Elci (sasso fermo) costituivano, in epoca preistorica, un'unica massa e che fu un violento terremoto a provocare il distacco del sasso mosso che rotolò a valle.
Sulle origini del nome del borgo si sono formulate almeno due ipotesi: una lo fa risalire a Teofilo, suo probabile fondatore; l'altra a tophium, termine con cui gli autori latini usavano a volte per indicare la roccia di mare. Questìultima ipotesi è suffragata dagli innumerevoli ritrovamenti di fossili marini a dimostrazione di come durante il Pliocene l'area fosse sommersa dal mare.
Il borgo che vediamo oggi risale al Medioevo. Le prime notizie su Toffia sono del 940 quando nel castello venne celebrato un "placito" - l'assemblea pubblica nella quale si amministrava la giustizia - per vagliare i diritti che l'abate di Farfa, Campone, vantava sulla metà del castello di Toffia posseduta da un certo Leone. Tuttavia i ritrovamenti fatti nella zona circostante fanno ritenere che l'area fosse già abitata in epoca romana sino a risalire alla media età del bronzo.
Nel Trecento il castello conobbe una notevole importanza tanto da divenire la seconda sede del Vescovo di Sabina. Durante il periodo nel quale a Farfa dominarono gli Orsini, secolo XV, Toffia venne usurpata dalla famiglia baronale romana, ma nel XVI secolo, al termine della loro egemonia, il castello tornò in pieno possesso del monastero farfense. Il nucleo originario era costituito dal così detto "castello di dentro". La crescita demografica creò rapidamente un borgo extra muraneo, definito "castello di fuori". Successivamente, nel tardo Quattrocento, quest'area fu riorganizzata con la costruzione di una rocca e di una porta nuova, detta oggi porta Maggiore, che ampliava l'antica cinta muraria adattandola alle nuove esigenze scaturite dall'uso sempre più massiccio delle artiglierie.
Nel 1817, al momento della definitiva riorganizzazione dello stato della Chiesa, Toffia, che aveva 516 abitanti, divenne comune autonomo del governo di Fara in Sabina. Nel 1853 la sua popolazione era salita a 726 persone, tutte residenti nel centro.
Con la proclamazione del Regno d'Italia la zona di Toffia fu annessa allo Stato Unitario, nella Regia Deputazione dell'Umbria con a capo Perugia fino al 1923, quando fu annessa alla provincia di Roma. Nel 1927 venne istituita la provincia di Rieti e Toffia ne entrò a far parte.
Punti d'interesse
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