APPasseggio

Della Vittoria: Barocchetto romano e razionalismo

• Codice: 0021
• Autore: Appasseggio (Chiara Morabito)
• Regione: Lazio
• Provincia: Roma
• Comune: Roma
• Località/quartiere: Della Vittoria
• Tipologia: Passeggiata a piedi
• Difficoltà: Facile
• Utenza: Tutti
• Copyright/Licenza Riuso: Diritti riservati - Accesso libero
• Durata: 2 ore e mezzo
• Punto di partenza: Piazza Mazzini
• Punto di arrivo: Via Tito Speri
• Difficoltà: Facile
• Autore: Appasseggio (Chiara Morabito)
• Scarica il roadbook con l'itinerario: Roma: Barocchetto romano e razionalismo: due stili a confronto nel quartiere Della Vittoria (cod. 0021)
• Coordinate inizio e fine: 41.91503 º N 12.46611 º E 41.89410 º N 12.51682 º E
• Lunghezza: 3,5 km

Descrizione

Della Vittoria è il XV quartiere di Roma, nato col nome di "Milvio" nel 1911, in occasione della risistemazione urbana voluta dal piano regolatore generale del 1909 promosso dall'allora sindaco Ernesto Nathan, e ribattezzato "Della Vittoria" negli anni '30 in memoria della vittoria della Grande Guerra. A ridosso del Lungotevere delle Armi, così chiamato perché fino alla fine dell'800 luogo di esercitazioni militari e poi ampio spiazzo dove fra l'altro nel 1906 sostò Buffalo Bill con il proprio circo, sorgono villini di due o tre piani, testimonianze esemplari di "barocchetto romano" che si alternano, in un suggestivo e vivace contrappunto architettonico, ai limitrofi edifici di impronta razionalista di viale Mazzini (l'ufficio postale di Armando Titta, la chiesa del Cristo Re, quest'ultima uno dei primi esempi di realizzazione dei nuovi principi architettonici applicati all'architettura religiosa) e dei dintorni.
Lo spazio dello stesso Lungotevere nel 1911 ospitò l’Esposizione Universale romana, un’imponente mostra voluta dall’allora sindaco Ernesto Nathan, a celebrazione del cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. La mostra ospitò padiglioni ed allestimenti a carattere etnografico e opere d’arte (queste ultime esposte soprattutto nella contigua zona delle Belle Arti, al di là del Tevere). L’assetto urbanistico del nuovo quartiere, concepito per l’occasione, avrebbe poi determinato il futuro sviluppo topografico ed edilizio della zona.
E di nuovo il contrasto fra il moderno di inizio secolo e il contemporaneo del secondo dopoguerra è evidente nell'alternarsi di abitazioni costruite negli anni '20 dall'Istituto Case Popolari (via Montesanto, via Sabotino, via Speri, piazza Mazzini e dintorni) e degli edifici ed opere più moderni quali il palazzo di Giò Ponti per la Philips (ora RAI), la casa INA in Lungotevere delle Armi, la scultura di Igor Mitoraj.
Passeggeremo andando alla riscoperta degli elementi decorativi (ceramiche, rilievi, mosaici) e di arredo urbano che impreziosiscono le eleganti strade collocate fra piazza e viale Mazzini, via Asiago, piazza Bainsizza e altre vie limitrofe, percorrendo strade e storie di uno dei quartieri più suggestivi della capitale.